L’Arci di Reggio Emilia perde un caro amico. Si chiamava Roberto “Freak” Antoni ed era un genio. Era un genio proprio nel senso in cui lo intende il poeta Paul Valery: colui che si muove nella follia e si mantiene a galla là dove il demente annega.
Freak, proprio sulla figura del demente e sulla demenzialità aveva costruito ogni sua azione artistica. Era un intelligentissimo poeta, cantante, attore, sceneggiatore, performer, punk-anarchico, emiliano. Era il leader di una grande rock band che si chiamava Skiantos. Un punto di riferimento assoluto. Lo abbiamo salutato lo scorso novembre alle Cucine del popolo di Massenzatico dove arrivò per una lunga chiacchierata sulle controculture e sulle avanguardie. Freak era di casa nei nostri circoli, era di casa al Fuori Orario e in tanti altri.
L’anno scorso è stato uno degli “Autori in prestito” e alla biblioteca di Novellara aveva consigliato ai tanti utenti della biblioteca, molti libri e dischi. I Beatles su tutti. Il gruppo sul quale scrisse una bella tesi di laurea che discusse al Dams con Gianni Celati. A Reggio nel 2012 partecipò anche alla rassegna “Giudizio Universale” e dal balcone del palazzo del Capitano del Popolo, in piazza del Monte, diede lettura del Discorso sulla morte di Osho.
Un abbraccio forte va alla figlia di Roberto e alla sua compagna Alessandra.