“Altro” non è solo il nome del teatro di Cadelbosco Sopra, che va ad aprire l’11 novembre la sua quarta stagione, ma anche il carattere che segna l’intero cartellone spettacoli di questo luogo dedicato alla cultura che mantiene un occhio di riguardo alle giovani generazioni e al territorio.
Tre le linee in cui si articola la programmazione riprendendo il concetto di fondo: Altre Scene, prosa, musica e letteratura. Altri Estri, dialettale, musica, prosa e improvvisazioni. Altri Monelli, teatro per e con i ragazzi. La stagione 2011/2012 propone poi un quarto ambito, Altri Schermi, che alla domenica proporrà un cinema per famiglie. Anche quest’anno a Cadelbosco ritornano i match di improvvisazione teatrale curati dalla compagnia Les Gramelot Impropongo che, a partire dal mese novembre, saranno un appuntamento costante del cartellone. In marzo l’Altro teatro ospiterà un appuntamento del campionato mondiale di improvvisazione teatrale con attori che arriveranno dalla Francia, dal Belgio, dal Canada e dall’Argentina.
Il programma di punta dell’intero cartellone è quello di Altre Scene, la rassegna di prosa, musica e letteratura. Taglio del nastro, l’11 novembre (alle 21), con lo spettacolo “Nebbia. Un’orazione civile” di Pierluigi Tedeschi. Si tratta della prima produzione dell’Altro Teatro alla quale per la messa in scena hanno lavorato diversi artisti reggiani. Il 2 dicembre Nada in Musicaromanzo uno spettacolo ispirato e tratto da “Il mio cuore umano”, l’11 gennaio 2012 Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa, da un poemetto di Giovanni Pascoli, portano in scena “Italy, sacro all’Italia raminga”, il 7 febbraio Giuseppe Cederna chiuderà Altre Scene riprendendo un suo romanzo del 1999 e insieme a Francesco Niccolini proporrà “Il grande viaggio”, uno spettacolo in cui la musica dal vivo trova ampio spazio.
NEBBIA – Un’orazione civile
Di e con Pier Luigi Tedeschi
Questo non è un monologo d’attore, non è una predica, non è un saggio sui tempi d’oggi. Con una parola non molto usata è un’orazione.
Le parole di autori apparentemente lontanissimi tra loro (tra questi: I. Calvino, E. Dickinson, A. Gramsci, W.H. Henley, H. Hesse, A. Pozzi, S. Quasimodo, A. de Saint-Exupery, S. Solmi, M. Zamboni) incontrano quelle dell’autore. Come sottolinea Massimiliano Panarari nel suo testo che accompagna il programma di sala “in un modo o nell’altro, con maggiore o minore pudicizia, sotto forme molteplici e differenti, ciascuno di noi, si sa, racconta e mette in scena se stesso. E’ legittimo e, psicanaliticamente, inaggirabile e forse pure indispensabile”.
MUSICAROMANZO
di e con NADA
Musicaromanzo è un monologo punteggiato di canzoni scritto da Nada, tratto dal suo romanzo Il mio cuore umano (edito da Fazi) e diretto da Alessandro Fabrizi. E’ una specie di “educazione sentimentale” nella provincia toscana fra gli anni Cinquanta e i Sessanta.
“Sono una serie di visioni, di sensazioni – spiega Nada – un po’ quello che succede dentro l’anima, o nella testa di ognuno di noi: tutte le varie vicissitudini, emozioni, dubbi, amori, felicità, dolori… Il percorso di un essere umano nella sua evoluzione. Il romanzo parla della mia infanzia, e rivedendola mi sono resa conto che, nonostante la strada da fare dopo, il mio modo di rapportarmi alle cose, di sentire, di metabolizzare quello che mi succedeva intorno, era già delineato. Non è che m’interessasse fare teatro per fare teatro: m’interessava raccontare qualcosa, e allora mi sono scritta questa specie di follia, che non ha una storia precisa, un inizio e una fine. Ma se uno si lascia prendere, entra in un luogo/non luogo che tutti sentiamo di avere, nella mente e nell’anima. Io parto da me, ma i temi coinvolgono tutti”.
ITALY – Sacro all’Italia raminga
con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa
Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa tornano di nuovo insieme in palcoscenico, dopo i successi di “18 mila giorni – Il Pitone”, a raccontare di Italia e delle migrazioni nostre del secolo scorso. Lo fanno attraverso la poesia e le parole di Giovanni Pascoli, ma anche attraverso la musica e le canzoni dello stesso Gianmaria Testa che al tema delle migrazioni contemporanee ha dedicato un intero album, “Da questa parte del mare”.
“Italy” è un poema scritto da Pascoli nel 1904, composto da due canti per un totale di 450 versi. Ispirato ad una vicenda realmente accaduta ad un amico del poeta, ha come sottotitolo "Sacro all' Italia raminga", e narra le vicende di una famiglia di emigranti. Protagoniste della vicenda sono una bimba nata oltreoceano (in America) portata in Italia, a Caprona, dagli zii per curare la tisi, e sua nonna che la accudisce.
IL GRANDE VIAGGIO
di e con Giuseppe Cederna
Strana cronaca di un viaggio. E di altre storie, tutte che portano in India, sull’Himalaya, alle sorgenti del Gange, il fiume sacro della cultura indiana. Tutto mischiato, sottovoce, sorridendo, faticando, in mezzo a scoperte sorprendenti, dalla capitale infame alle vette della grande montagna. Ad occhi sgranati, in treno, jeep e a piedi, nel traffico disumano di Delhi e sulle strade di montagna che portano in cima al mondo, ai piedi di una grande diga o al mercato dei mercati, al crematorio dei bambini o sottoterra, ma vivi. E poi l’epica: le storie del Mahabharata raccontate dalle guide indiane o i miti indù, tra un passato remoto infinitamente lontano e un caos assolutamente contemporaneo. E i ricordi di casa, i sogni, tutto quello che scopri e quello che ti manca. Giuseppe Cederna con ironia, ci accompagna per mano, senza paura delle contraddizioni del viaggio e dei pensieri, degli odori e dei dispiaceri. Fragile, forte, dubbioso, vivissimo, pensando la morte.
L’Altro teatro
Galleria Giuseppe Carretti – Cadelbosco di Sopra
SITO INTERNET: www.laltroteatro.it – TELEFONO: 334/2429041 – 0522 392137
Prevendita online: www.ticketland3000.com/cadelbosco
MAIL: info@laltroteatro.it
UFFICIO STAMPA – Vincenzo Cavallarin – ufficiostampa@arcire.it – (per interviste) 339 1677042
Reggio Emilia, 27 novembre 2011