Molto attesa, si avvicina la data numero uno per Strani Giorni, la rassegna dedicata alla musica indipendente realizzata grazie alla collaborazione tra Comune di Bibbiano e Arci. Giovedi 3 marzo (ore 21.30) al cinema Teatro Metropolis arriva Iosonouncane il progetto di Jacopo Incani premiato anche dal Tenco che propone un mix originale di musica d'autore (con evidenti influenze di Giorgio Gaber e Lucio Dalla) campionata su più livelli, suonata con loop incalzanti e chitarra acustica.
“Iniziare la rassegna con Iosonouncane, artista pluripremiato che sta raccogliendo consensi di pubblico sempre maggiori in tutto il territorio nazionale, come dimostra il tour che con la sua data "zero" partirà proprio da Bibbiano per toccare tutte le principali città italiane, è stato veramente un gran colpo – spiega l’assessore alla Cultura Matteo Curti – Fra qualche anno potrebbe essere considerato un classico della musica italiana”.
DIE, il nuovo album di Iosonouncane, giunge a cinque anni dal debutto “La Macarena su Roma” uno dei dischi più importanti della produzione indipendente italiana degli ultimi anni. È un progetto che nasce dalla maturazione artistica dell’artista sardo, dalle decine di concerti in giro per l’Italia, dalle collaborazioni con molti musicisti, ma anche dal desiderio di percorrere un diverso approccio creativo rispetto a quello che aveva dato come risultato il premiato debutto. Un lavoro dove si vuole garantire uguale importanza ai testi, mai così scarni ed essenziali, e soprattutto alla loro tessitura musicale, vero e proprio obiettivo di Iosonouncane. E’ un disco che dovrebbe essere ascoltato tutto d’un fiato. Narra una storia, anzi due storie, e per questo motivo prima della sua uscita ufficiale Iosonouncane ha deciso di farlo ascoltare integralmente ed in anteprima al suo pubblico in tre session di ascolto del nuovo lavoro, eventi ad invito a Roma, Milano e Bologna in cui si ascolterà il suo nuovo CD prima che sia distribuito alla stampa e che poi vada successivamente in vendita.
Psichedelia, canto a tenore sardo, minimalismo, techno, elettronica lo-fi, progressive, canzone d'autore sono alcuni degli elementi che caratterizzano strutturalmente e timbricamente il disco, in una formula che è il risultato dell'approccio eretico a ognuna di esse. Nel disco ci sono percussioni, beat elettronici, campionature vocali e orchestrali, un organo, un pianoforte, sintetizzatori, un flicorno, una sezione fiati composta da sax baritono trombone e tromba, chitarre classiche acustiche ed elettriche, una chitarra slide, la chitarra sarda preparata, grida e voci femminili.
Nel disco hanno suonato circa 15 persone, spesso semplici amici che coltivano la musica senza farne una professione. Nel corso del tempo e delle registrazioni Iosonouncane ha chiesto loro di improvvisare e eseguire delle piccole parti, a seconda di quel che potevano o sentivano di dare. Sul loro materiale ha poi lavorato di manipolazione, ottenendo frasi e campionature che ha successivamente riutilizzato per portare avanti composizione e arrangiamenti. Spesso, sulla base di questo lavoro, ha poi richiesto loro di suonare nuovamente e farlo con se stessi.
Strani giorni vedrà esibirsi vere e proprie istituzioni della new wave rock italiana come i Diaframma (18 marzo) e gli Ustmamò (25 marzo), protagonisti della gloriosa scena alternativa degli anni ’90, accanto alle nuove stelle dell'indie italiano.
In Strani giorni gli episodi musicali non sono solo riferiti alla musica suonata ma coinvolgono anche la fotografia e il video. Il 17 marzo sarà inaugurata la mostra fotografica “ODP” di Fabrizio Fontanelli, per la cura di Simona Borrillo. Lo stesso giorno sarà proiettato prima il documentario rock di Pierr Nosari Offlagadiscopax, dedicato alla band reggiana, e successivamente “Subbuteopia”, un film sul leggendario gioco del Subbuteo visto da bordo campo.
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