Nato nel 1983 come Anteprima per il Cinema Indipendente, dal 2006 il Bellaria Film Festival concentra la sua attenzione sulla cinematografia documentaria. Gianfranco Rosi, vincitore del Leone d’oro 2013 con Sacro GRA e dell’Orso d’oro 2016 con Fuocoammare, fu premiato a Bellaria già nel 2009 per Below Sea Level. Sin dalla prima edizione, sotto la guida di direttori artistici come Morando Morandini, Gianni Volpi, Enrico Ghezzi, Antonio Costa, Daniele Segre, Fabrizio Grosoli, Bellaria ha fatto conoscere registi come Paolo Sorrentino, Silvio Soldini, Gianluca Maria Tavarelli, Ciprì e Maresco, Pappi Corsicato, Roberta Torre, Pietro Marcello e tanti altri.
Due anni di ricerca. Tanto è il tempo che ci è voluto per trasformare e restituire i primi sopralluoghi, i primi dialoghi, le prime impressioni, in un film.
Ogni opera di confessione è un lavoro che mette a fuoco le relazioni e le memorie che scaturiscono dalla penetrazione in uno spazio vuoto, quello delle ex Officine Meccaniche Reggiane, di cui viene raccontata la vita trascorsa, un passato glorioso (mai citato in maniera malinconica) ma soprattutto un presente in costruzione che si sta articolando e poco alla volta crescendo attorno ad esse. Il vuoto di uno spazio produttivo, una grande città-officina disabitata, un rottame del Novecento che rimane spiaggiato, inanime alla fine di un lungo corso.
Ma nei vuoti si aggirano personaggi, brulicano protagonisti come residui di una grande storia. Le Reggiane non si materializzano nel loro insieme se non per pochi fotogrammi. In realtà tutto il film è una strategia di avvicinamento allo spazio che mette in luce una pluralità di personaggi e di singole comunità che vivono ai margini del vuoto. Comunità religiose (pentecostali o islamiche) che testimoniano il ruolo di grande cambiamento che ha avuto l’immigrazione nella trasformazione dei quartieri circostanti le Reggiane. Una serie di personaggi e visioni imperniate su due racconti silenziosi – quello di Emore simbolo di un passato glorioso e di Claudio simbolo di un futuro in divenire – che si dispiegano lungo il film attraverso i gesti minimi della quotidianità.
Ogni Opera di Confessione è un oggetto complesso. Un’opera che poggia sulla certezza formale del linguaggio cinematografico – a cavallo tra cinema-verità e cinema di osservazione – ma allo stesso tempo capace di declinare e muovere contenuti che si rivolgono in maniera quasi plastica ad un tempo, ad uno spazio e ad una gestualità che escono dalla specificità di quel linguaggio per abbracciarne altri: la scultura, l’installazione, la performance, fin anche la pittura nell’uso dei colori e della ritrattistica.
Crediti:
Il film è stato realizzato in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission, con il contributo di Arci Reggio Emilia e con il sostegno di Cantieri d’Arte Public Art Project nell'ambito del programma La Ville Ouverte.
A cura di: Marco Trulli e Claudio Zecchi.
Data e orario della proiezione:
Domenica 29 maggio 2016 alle ore 18:00 – Cinema Astra.
Bellaria Film Festival:
Viale Paolo Guidi, 108 – 47814 Bellaria Igea Marina – RN Tel.+39 0541 343891 – Cell.+39 339 4355515
Info:
www.bellariafilmfestival.org
www.ognioperadiconfessione.com
www.facebook.com/OgniOperadiConfessione
picture, by courtesy of enrico masi