Dal 12 aprile al 9 giugno 2019 torna Fotografia Europea dal titolo LEGAMI. Intimità, relazioni, nuovi mondi, come sempre il programma è ricchissimo: mostre, conferenze, spettacoli, workshop e tanto altro… Grazie a una convenzione tra Palazzo Magnani e Arci, i nostri soci potranno entrare con il biglietto ridotto.
Palazzo Magnani ospiterà una grande personale di Horst P. Horst, maestro di stile, le cui immagini sono conosciute e apprezzate per la loro raffinata eleganza.
A Palazzo da Mosto anche quest’anno ci sarà un grande maestro della fotografia americana: Larry Fink che presenterà un’ampia antologica, dal titolo Unbridled Curiosity, realizzata appositamente per il festival. Sempre a Palazzo da Mosto, ci sarà anche il fotografo Michele Nastasi che porterà il suo progetto Arabian Transfer in cui mette in luce la condizione transitoria di sei città della Penisola Araba, rappresentandole come territori di approdo di uomini e culture.
In Sinagoga ci sarà Vincenzo Castella, maestro della fotografia italiana, che espone il suo progetto più recente Urban Screens.
Dopo i lavori di restauro tornano i tanto amati Chiostri di San Pietro, fulcro del festival e contenitore di eventi e tantissime mostre. Si inizia dalle esposizioni legate al Paese ospite di quest’anno: il Giappone! Il Giappone sarà presentato da diverse voci: sia quelle di giovani fotografi giapponesi che rappresentano al meglio le nuove tendenze di una scuola fotografica tra le più significative della contemporaneità (Kenta Cobayashi, Motoyuki Daifu e Ryuichi Ishikawa), sia dal racconto di artisti europei (Justine Emard, Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, Pierfrancesco Celada), che asiatici (Pixy Liao).
Sempre ai Chiostri di San Pietro ci sarà la commissione dello scorso anno assegnata a Francesco Jodice sul tema di FE 2018: il progetto video inedito Rivoluzioni. Altra produzione inedita del festival è il progetto, in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, che nasce dall’incontro tra le fotografie di Jacopo Benassi e la danza di due interpreti straordinari – uno abile e l’altro disabile. Non è finita qui… ci sarà il fotografo francese Samuel Gratacap con il suo famoso progetto sulle migrazioni Fifty-Fifty, realizzato nel 2014 in Libia. In più troveremo la mostra dell’ottava edizione del Progetto Speciale Diciottoventicinque guidato dal collettivo Kublaiklan.