Ammonta a 6.794,72 euro la somma raccolta dai circoli Arci di Reggio Emilia per aiutare il comune terremotato di Ussita, nelle Marche. Una somma importante, raggiunta grazie alla cena organizzata dal Comitato territoriale Arci di Reggio Emilia e dai circoli Iniziativa laica, Gardenia, Ghirba, Pigal e Tunnel, ma non solo.
Dallo scorso 7 dicembre, giorno in cui si è svolta la cena, sono stati tanti i contributi che hanno consentito di raggiungere il risultato: non solo diversi privati che, autonomamente hanno deciso di effettuare una donazione sul conto corrente dedicato alla raccolta, ma anche aziende e circoli Arci del territorio. Come i lavoratori dell'azienda povigliese Elettronica Gsm, i quali hanno deciso di rinunciare al loro regalo di Natale a favore di Ussita. Importante anche il contributo del circolo Arci Manzoni di Villa Argine, e quanto è stato ricavato della vendita dei libri “Magnitudo Emilia”, donati dalla protezione civile di Cavezzo e il cui incasso è stato interamente devoluto per Ussita.
Una grande iniziativa di solidarietà, che ha visto il coinvolgimento di tantissime persone e volontari: solo per la cena di solidarietà svoltasi al circolo Arci Pigal, sono state duecento le persone presenti, oltre trenta i volontari.
La somma è stata già devoluta al Comune di Ussita e sarà utilizzata per lo sviluppo di progetti e iniziative in linea con le finalità dell'associazione. Nelle prossime settimane, infatti, un gruppo di Arci Reggio Emilia partirà alla volta di Ussita per incontrare il sindaco Marco Rinaldi.
Situato nel cuore dei Sibillini, Ussita è uno dei centri più danneggiati dal terremoto: nei giorni scorsi, inoltre, il comune ha dovuto affrontare una imponente ondata di maltempo, con nevicate abbondanti, che hanno ulteriormente complicato la situazione del territorio. A oggi oltre il 90% degli edifici presenti nella zona sono inagibili, in alcuni casi da abbattere completamente. La popolazione ussitana è per lo più sfollata: sul territorio sono rimasti al momento i soli allevatori, che rappresentano al momento la parte più debole e quella che sta vivendo la situazione più difficile.