Sei defluito fin qui insieme al fiume nero dell'Arcano XIII. Hai affondato le radici nell'oscurità de Il Diavolo. Sei stato il demonio che sollevava tristemente la sua torcia come una nostalgia della luce. Quando vagavi in fondo all'abisso, io non mi dimenticavo di te. Ora posso entrare in contatto con te, ma piano piano, con una pazienza e una dolcezza infinite, perché sono troppo forte. Puoi unirti a me se sei stato preparato, se hai compiuto il viaggio nelle profondità del tuo essere, se hai conosciuto tutte le sfaccettature della tua mascolinità e femminilità e le hai riconciliate, riequilibrandole. Ti apporto la luce di tutti gli universi. La mia potenza richiede che tu abbia fatto la pace con te stesso, che dal profondo del tuo inconscio abbia iniziato a crescere l'Albero nuovo. Che tutto il tuo essere si trovi immerso in una preghiera infinita, che ciascuna delle tue cellule sia in pace. E che tu sia, come i personaggi, nudo nella piena fiducia e nella piena accettazione di quanto v'è di più elevato. Senza la divinità non posso esistere. Quando l'essere diventa davvero un bambino fiducioso, tranquillo, soltanto allora posso apparire, come la certezza totale, come il richiamo che risuona dal principio dei tempi…