Strani giorni è il titolo della rassegna musicale che vede esibirsi vere istituzioni della new wave rock italiana come i Diaframma (18 marzo) e gli Ustmamò (25 marzo), protagonisti della gloriosa scena alternativa degli anni ’90, accanto alle nuove stelle dell'indie italiano. È il caso di Iosonouncane (3 marzo), il progetto di Jacopo Incani premiato anche dal Tenco che propone un mix originale di musica d'autore (con evidenti influenze di Giorgio Gaber e Lucio Dalla) campionata su più livelli, suonata con loop incalzanti e chitarra acustica.
In Strani giorni gli episodi musicali non sono solo riferiti alla musica suonata ma coinvolgono anche la fotografia e il video. Il 17 marzo, a pochi giorni dal secondo anniversario della scomparsa di Enrico Fontanelli – membro fondatore degli Offlaga Disco Pax, gruppo reggiano battezzato dalla come i nuovi CCCP – il fratello Fabrizio mette in mostra, per la cura di Simona Borrillo, un'importante serie di scatti sugli Offlaga. La giornata dedicata a Enrico e alla sua vita artistica si completa con la proiezione del documentario rock di Pierr Nosari dedicato alla band reggiana ma anche quella di “Subbuteopia”, un film sul leggendario gioco del Subbuteo visto da bordo campo, di cui Fontanelli è anche coautore.
Sul fronte del cinema indipendente a Bibbiano arriva Lampi nel buio. Storie di utopie e resistenze, la prima rassegna dedicata alla promozione del cinema documentario realizzato in Emilia-Romagna. La manifestazione si pone l'obiettivo di valorizzare opere che si distinguono per originalità e contenuti. Una riflessione sul linguaggio del documentario contemporaneo e allo stesso tempo un omaggio al paesaggio e al “fare” emiliano-romagnolo, in cui il cinema – arte di squadra per eccellenza – ha trovato nella tradizione cooperativa e sociale il suo terreno più fertile. Ogni proiezione prevede la presenza degli autori, che saranno coinvolti in un confronto con il pubblico.
Si inizia il 18 febbraio con Le radici dei sogni. L’Emilia Romagna tra cinema e paesaggio di Francesca Zerbetto e Dario Zanasi. Il 25 febbraio è la volta di Varvilla di Valerio Gnesini girato alle porte dell'Appennino Tosco-emiliano, dove una cooperativa di volontari si batte per evitare l'abbandono del proprio paese. Il 10 marzo è in programma Il treno va a Mosca di Michele Manzolini e Federico Ferrone, racconto di un viaggio verso Mosca in occasione del Festival Mondiale della Gioventù Socialista. È il 1957 e quel luogo non rappresenta solo una meta, ma un intero universo ancora carico dei sogni della politica. Il 24 marzo al Metropolis arriva Denominazione d’origine popolare, il doc di Nico Guidetti dedicato a Santa Vittoria, dove da sempre si è fatta musica. Una forte tradizione sonora che oggi ci viene oggi restituita dallo straordinario gruppo di cinque elementi dei Violini di Santa Vittoria. Il 31 marzo è la volta di Lisola di Matteo Parisini. Un gruppo di giovani trentenni, figli dei membri di una comune degli anni '70 a Sasso Marconi, ricostruisce l'esperienza di vita collettiva e s'interroga sui riflessi generati da questo esperimento sociale sulle proprie vite. Il 7 aprile il Metropolis propone una proiezione speciale, una visione a sorpresa che presto sarà annunciata dagli organizzatori.
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www.metropolisbibbiano.com