Nella programmazione curata da Arci ed orientata a proposte di qualità, alla contemporaneità, con un occhio di riguardo ai giovani e al territorio, non mancano il teatro dialettale, serate divulgative e i match di improvvisazione teatrale che caratterizzeranno la stagione sino alla seconda metà di dicembre.
Il 2015 si apre con il ritorno delle opere Learco Pignagnoli nella la versione ballabile, contenente opere nuove. Al “Nono o decimo o undicesimo anniversario delle opere complete di Learco Pignagnoli”, questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena il 17 gennaio, prenderanno parte i quattro scrittori Daniele Benati, Ugo Cornia, Ivan Levrini, Paolo Nori accompagnati dall’orchestra a fiato L’Usignolo. Il filosofo di Campogalliano e i suoi aforismi ritornano in teatro.
Il 21 gennaio l’inviato di Repubblica Federico Rampini propone “All you need is love”, l’economia spiegata con i Beatles. Rampini con Valentino Corvino (violino, elettronica) e Roberta Giallo (voce, tastiere, ukulele) nel suo spettacolo fatto di musiche e provocazioni, autobiografia e denuncia, utopia e cambiamento rilegge la crisi economica e immagina un futuro migliore attraverso le canzoni indimenticabili di John, Paul, George e Ringo.
La musica della Montagna reggiana risuonerà a Cadelbosco il 20 febbraio con “Appenino ultima frontiera”, il nuovo spettacolo de Lassociazione per la regia e la partecipazione di Marina Coli. Appunti di viaggio immaginario scritti da Giorgio Riccardo Galassi.
Altri Libertini, il leggendario romanzo di Pier Vittorio Tondelli è il riferimento da cui trae ispirazione lo spettacolo Esc, Emily Sporting Club, un concerto con video e performance per le musiche di Alfredo De Vincentiis, Elisa Minari, Nicola Pulvirenti e Silvia Valli. In scena il 27 febbraio con Cinzia Pietribiasi, Pierluigi Tedeschi, Ettore Marrani.
Ancora in bilico tra la letteratura e la musica d’autore è lo spettacolo “Le cattive strade” scritto, interpretato da Andrea Scanzi e Giulio Casale, all’Altro Teatro il 6 marzo. Si ripercorre la carriera di Fabrizio De André, raccontando gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure. Alla narrazione di Scanzi si alternano le interpretazioni di Giulio Casale, capace di personalizzare – con rispetto ed eclettismo – il repertorio di Faber.
Altra segnalazione di rilievo all’interno del ricco programma dell’Altro Teatro è riservata per “Pane e Rose. Storie di pace e libertà”, in scena il 24 aprile. Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa hanno realizzato questo progetto grazie alla collaborazione con l’ANPI per raccontare la protesta veemente e appassionata di mille donne che l’8 ottobre del 1941 si presentarono nel municipio di Cadelbosco Sopra, al grido di pane e pace. Dieci di queste donne furono arrestate e incarcerate nei giorni successivi. Erano tutte donne antifasciste, braccianti, madri e spose che dovevano provvedere alle famiglie mentre mariti, fratelli e figli erano al fronte, in guerra.
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